Non so se ti è già capitato ma se fai questa attività prima o poi ti accadrà, di trovarti nella condizione in cui andrai in atto ma l’immobile ancora non è libero. Magari non è libero proprio dalla persona che te lo sta vendendo o magari da un inquilino o magari non è libero da mobili o comunque da attrezzatura della persona che ti sta vendendo l’immobile. Questa situazione deve essere gestita con intelligenza perché potrebbe portarti, se non farai, a complicazioni abbastanza importanti. Ti faccio l’esempio di un caso reale che mi è capitato qualche tempo fa: in quel contesto avevo una situazione in cui dovevamo andare in atto molto rapidamente, perché c’era una situazione ereditaria un po’ complessa e quindi avevamo l’accordo, con la persona proprietaria dell’immobile ma c’erano degli altri eredi che stavano per intervenire, quindi dovevamo cercare di andare in atto in tempi molto rapidi. Il problema qual’era, che la persona che viveva in quell’immobile non riusciva, fisicamente proprio, a spostarsi in tempo per l’atto, noi dovevamo andare in atto in tempi molto stretti. Allora, a quel punto, quali sono state le scelte, ti suggerisco due modalità operative che puoi applicare in queste situazioni:

1. La prima riguarda soltanto la situazione in cui ci sono delle persone all’interno. Quindi in quel caso devi per forza muoverti in un modo soltanto, per lo meno questo è il modo che io ti consiglio, eventualmente se tu ne conosci degli eventualmente mi farebbe piacere leggere nei commenti, così magari ci confrontiamo e potremo essere d’aiuto anche ad altre persone che guarderanno questo video. Il mio modello è un pochino questo: se c’è ancora la persona all’interno, una parte della cifra del pagamento dell’immobile viene lasciata a deposito dal notaio per una tempistica prevista che si concorda prima, un mese,  due mesi, tre settimane, quello che sia, però una cifra sostanziosa, almeno il 30-40% del prezzo pagato dall’immobile viene lasciato a deposito dal notaio, in modo che la persona sia impegnata a liberare l’immobile e nel momento in cui libera l’immobile, poi potrà andare dal notaio e potrà recuperare questa cifra. Ti posso garantire che quando userai questa modalità le persone si sbrigheranno molto velocemente perché ci tengono ad andare a prendere la cifra che gli spetta.
2. Nel caso in cui si parla non di una persona ma magari di arredi, di mobili, di situazioni che devono essere tolte, ti propongo due strade: la prima è sempre quella che ti ho appena descritto, quella del deposito dal notaio, però ce ne potrebbe essere anche un’altra, che è quella di dire “ok, noi siamo interessati all’immobile, concordiamo una determinata cifra, il primo di marzo, il primo di marzo deve essere il giorno dell’atto, fatto l’atto, il 10 di marzo deve essere liberato completamente”. Laddove non venga liberato entro il 10 di marzo, all’interno del preliminare andremo a indicare che noi, come acquirenti, siamo autorizzati a gettare o fare tutto ciò che vogliamo all’interno. In questo modo diventa molto semplice gestire la situazione perché se le persone che ti vendono l’immobile ti lasciamo gli arredi all’interno o qualunque cosa all’interno, tu puoi dopo la data che hai concordato, buttare via tutto. In questo caso non lasci una cifra dal notaio ma scrivi nel preliminare la facoltà di fare una determinata cosa e questo ti permette di muoverti in agilità perché comunque chi ti vende l’immobile è contento perché prende tutta la cifra, si deve sbrigare comunque a liberare l’immobile entro una determinata data. Naturalmente lascerai a lui un mazzo di chiavi che ti dovrà consegnare alla fine, però se non arriva in tempo a liberare l’immobile, tu sei autorizzato a gettare tutto quanto. Quindi liberi i cantieri i cantieri nei tempi che più ritieni comodi per te.

Bene, questi erano due suggerimenti che spero possano tornarti utili nella tua attività di investitore immobiliare.