Ti è mai capitato di trovare un immobile in una operazione di trading, che nel momento in cui sei andato a verificare la documentazione ti sei accorto che mancava l’agibilità o l’abitabilità e a quel punto ti sei fermato e hai lasciato perdere l’operazione. Posso dirti che mi sono trovato anche io diverse volte in questa situazione, soprattutto all’inizio della mia attività di investitore immobiliare. Oggi che ho un pochino più di esperienza e sono riuscito ad aggirare questi ostacoli e vorrei condividere con te il modo in cui li ho superati. Iniziamo intanto a fare un pò di chiarezza, diciamo che prima del 1934 si parlava di occupazione, solo dopo si è cominciato a parlare di agibilità e abitabilità.
Il certificato di abitabilità era relativo agli immobili residenziali mentre quello di agibilità è relativo agli immobili commerciali e poi, pian piano, è rimasto solo il certificato di agibilità per entrambe le categorie.
Queste sono tre cose che ritengo sia importante conoscere quando si parla dell’agibilità di un immobile.
- Rogito. Devi sapere che nonostante manchi il certificato di agibilità è possibile acquistare un immobile e quindi trasferire la proprietà dello stesso anche se manca questo documento.
- Manca. Tieni presente che circa il 40% degli immobili in Italia manca della certificazione di agibilità, magari è stata presentata e non è stata conclusa, comunque è un problema generalmente diffuso.
- Quando. Ci sono delle situazioni in cui è necessaria la certificazione di agibilità. Stiamo parlando del recupero di un sottotetto: quando si fanno trasformazioni di questo genere, quando si rende un sottotetto abitabile è necessario produrla, come è necessario produrla quando si fa una ristrutturazione integrale, quindi una ristrutturazione quasi totale dell’immobile.
Spero che d’ora in avanti grazie a queste informazioni potrai guardare con un occhio diverso le opportunità di trading immobiliare anche senza l’abitabilità o l’agibilità.