La tassazione sulla cessione del preliminare
Oggi siamo con Luca Ferrini, dottore commercialista e difensore tributario,
Parleremo della tassazione relativa alla cessione del preliminare.
Luca, grazie per essere qui con noi.
Luca: ”Grazie a te”
Giuseppe: ” Raccontaci come ci si deve comportare a livello fiscale quando si tratta la cessione del preliminare.
Sia come persona fisica che come Società.”
Luca: ” Prima di tutto bisogna distinguere il tema delle imposte indirette da quello delle imposte dirette.
Mi riferisco alle imposte di registro o Iva .
Per quello che riguarda le imposte indirette , la cessione del contratto preliminare è soggetta ad un’ imposta di registro del 3%.
Ovviamente se si tratta di una persona fisica che cede il preliminare.
Nel caso di una società, il corrispettivo della cessione sarebbe sottoposto a Iva nella misura del 22%.
Quindi questa è una questione da tenere in debito conto.
Se è quindi una società a fare l’operazione, l’acquirente finale si trova un onere molto importante.
Per quanto riguarda le imposte dirette, invece, il tema è stato ampiamente dibattuto.
Fino alla fine del 2015 si riteneva che non ci fosse una tassazione sulla cessione del preliminare.
Infatti non c’è una norma specifica nel testo unico delle imposte dirette che stabilisca che la cessione del preliminare è tassata.
Nel 2015 è intervenuta però una risoluzione dell’Agenzia delle Entrate, che ovviamente si è espressa in termini opposti.
Un contribuente ha solertemente presentato un interpello per chiedere un approfondimento e la risposta è stata questa.
La buona notizia è che in realtà la cessione del preliminare è soggetta a tassazione, ma sono deducibili tutti i costi sostenuti prima di vendere il preliminare.
Quindi anche i costi della ristrutturazione sono deducibili.
Giuseppe: “Grazie Luca per il tuo prezioso intervento e per i chiarimenti che hai dato a tutti gli investitori immobiliari interessati alla cessione del preliminare.
Ci vediamo nel prossimo video. Ciao!”