Com’è composto il tuo team? Mi riferisco alle persone che ti seguono, magari il notaio, il commercialista, l’architetto. E’ sempre lo stesso? E’ cambiato negli anni? Queste domande sembrano banali ma posso garantirti che non lo sono per niente, perché la nostra attività di investitori immobiliari si evolve e tutte le figure che lavorano insieme a noi e anche per noi si devono evolvere, altrimenti c’è un blocco. C’è un blocco che non ti permette di ottenere risultati che vorresti ottenere.
Ti parlo proprio per esperienza personale: anche io in passato pensavo che una volta costruito il mio team sarebbero state le persone con le quali sarei andato avanti negli anni a lavorare, non ci sarebbe stato nulla di differente. Questo è stato un errore molto importante, perché comunque il mio progetto da investitore immobiliare si evolveva, quindi inizialmente facevo un monolocale e un bilocale nell’arco di sei mesi, quindi quattro operazioni in un anno, poi sono diventate sei, otto, dieci, dodici, crescendo il numero delle operazioni lo stesso team non era più adatto perché magari mi servivano più figure, magari mi serviva un geometra molto preciso quando acquistavo io, che stava attento anche ai millimetri quasi e magari un geometra un pochino più elastico, che mi permetteva di gestire e acquistare più pratiche quando magari l’altro non poteva farlo. Quindi la figura di due geometri, uno più rigido e l’altro un pochino più elastico mi permetteva di chiudere più operazioni. Se ne avessi avuto uno soltanto non avrei potuto fare quel numero di operazioni.
Magari andando avanti mi serviva anche un ingegnere, perché in alcune situazioni l’ingegnere era necessario, in altre situazioni mi serviva magari uno strutturista. Quindi anche lì, più figure. Le imprese: anche lì magari all’inizio lavori con una impresa soltanto, poi ti rendi conto che un’impresa soltanto non è sufficiente, ogni impresa ha una tipologia di interventi sui quali lavora meglio ed è più performante anche a livello economico e quindi ci vogliono anche più imprese man mano che cresci. Ci vogliono anche più notai, a volte ci sono dei notai, per esempio qui a Torino ci sono diversi notai con i quali collaboro. Prevalentemente collaboro con uno soltanto però ci sono alcune situazioni nelle quali collaboro anche con altri notai magari perché lui ha delle situazioni pregresse che lo bloccano nella gestione di determinate compravendite, invece altri notai non hanno questo tipo di problematiche e quindi posso utilizzare un altro notaio. Quindi non è obbligatorio avere una struttura che non evolve, anzi, il mio suggerimento è proprio quello di avere una struttura che evolve in base a quelli che sono i tuoi obbiettivi, in base a quello che è il tuo sviluppo come investitore immobiliare.
Prova a pensare a quante operazioni potresti perderti se il tuo progetto è di crescita e tu magari rimani sempre fermo con le stesse persone, per carità non è sempre detto che tu le debba cambiare però se vuoi crescere, ti troverai a dover integrare nuove figure e magari anche a cambiare alcune delle vecchie, perché ti renderai conto che tu stai crescendo ad una determinata velocità e quella figura, quel professionista non è adatto a muoversi alla stessa velocità e se tu hai qualcuno nel tuo staff che non si muove alla tua velocità, che non ha la visione di lungo periodo che tu hai ti posso garantire, a me è successo, che ti frenano. Quindi ogni tanto ti devi fermare, guardare chi è il tuo team, guardare chi sono le persone che ne fanno parte e poi decidere: stiamo andando bene? Oppure dobbiamo integrare nuove persone, dobbiamo sostituire qualcuno?E’ un processo in divenire, continuo, se tu vuoi crescere come investitore immobiliare queste domande te le devi fare perché alla fine sei anche un imprenditore.
Quindi il mio suggerimento è proprio questo: tu potrai crescere come investitore immobiliare nella misura in cui riuscirai a far crescere il tuo team.