Tutti gli immobili gravati da pignoramento sono adatti per una trattativa extragiudiziale a saldo e stralcio? Secondo la mia esperienza no. Non tutti gli immobili sono adatti a una chiusura a saldo e stralcio. Posso dirti che nel corso degli anni ho fatto diverse trattative di questo tipo e non tutte sono andate a buon fine, anzi, la maggior parte di queste non sono andate a buon fine.
A questo proposito ti voglio descrivere i tre motivi per i quali non faccio trattative di questo tipo su immobili che hanno un valore inferiore di 150 mila euro:
- ll tempo. Lo stesso tempo si dedica sia a una trattativa da 50 mila euro che a una trattativa di 500 mila, quindi è molto importante decidere dove focalizzare le nostre risorse e soprattutto il tempo che dedichiamo a queste attività.
- Le proposte. Immaginati che se stai trattando un immobile da 50 mila euro lo spazio che hai per fare le proposte all’istituto di credito piuttosto che al condominio è molto risicato perché l’importo è piccolo; se tu invece stai trattando un immobile da 500 mila euro, sicuramente gli spazi che avrai a disposizione per fare le offerte sono molto più ampi e questo ti potrebbe aiutare a portare a termine in maniera positiva la tua l’operazione.
- I ricavi. Va da sè che un’operazione da 500 mila euro avrà dei margini di guadagno decisamente superiori rispetto a un’operazione da 50 mila euro.
Naturalmente se sei tu a finanziare in prima persona le operazioni c’è una grossa differenza tra finanziare un’operazione da 50 mila euro piuttosto che finanziare un’operazione da 500 mila euro, però posso dirti che puoi andare tranquillamente in leva perché se hai degli investitori di capitali, più o meno come lavoro io, possono essere loro a finanziare questa operazione e quindi l’operatività è la stessa sia per una operazione piccola rispetto a un’operazione grande però l’utile alla fine e la possibilità di portarlo a termine cambiano notevolmente.